Sai cosa ho scoperto dopo qualche anno di esperienza negli investimenti? Che a volte la cosa migliore da fare è… non fare niente. Sembra strano, vero? In un mondo finanziario dove tutti urlano “compra!”, “vendi!”, “agisci subito!”, ho imparato che rimanere fermi può essere una vera e propria strategia.

Stare fermi è una decisione, non un’indecisione

Guardando i mercati in questo periodo di discesa, con l’inflazione che preoccupa e i timori di recessione, la tentazione di “fare qualcosa” è forte. Ma ho capito che anche non agire è una scelta attiva. Non è pigrizia o paura, ma una decisione consapevole basata su una visione a lungo termine.

Quando restare fermi funziona davvero

La verità è che spesso agiamo per emozione più che per logica. Prendiamo il panico del marzo 2020, quando il Covid ha fatto crollare tutto. Ero preoccupato, come tutti. Controllavo ossessivamente il portafoglio ogni giorno vedendolo scendere. Alcuni amici hanno venduto tutto per paura.

Io invece, seguendo i principi di investimento che avevo studiato, non ho toccato nulla. Ho mantenuto la calma e ho lasciato tutto com’era. Risultato? Nei mesi successivi il mercato si è ripreso e ho evitato di vendere nel momento peggiore.

È stata una lezione importante: nei momenti di panico collettivo, spesso non fare nulla è la scelta più saggia.

Perché funziona lo stare fermi

  • Eviti decisioni emotive: Quando agiamo sotto stress, raramente facciamo scelte lucide
  • Rispetti il tuo piano originale: Se hai scelto certi investimenti per il lungo termine, i movimenti a breve non dovrebbero cambiare la strategia
  • Risparmi in commissioni: Ogni operazione ha un costo, anche piccolo
  • Lasci lavorare l’interesse composto: È come una palla di neve che cresce solo se non la disturbi continuamente

Come applico questa “non-strategia”

Non è che non faccio mai niente con i miei investimenti, ma ho alcune regole semplici:

  1. Rivedo tutto solo una volta al mese: Mi sono imposto di controllare il portafoglio solo l’ultimo weekend del mese, non di più
  2. Mi chiedo: è cambiato qualcosa di fondamentale? Se la risposta è no, non tocco nulla
  3. Ignoro le notizie finanziarie quotidiane: La maggior parte è rumore di fondo che porta solo ad agire impulsivamente

Non è sempre la scelta giusta

Essere onesti: a volte bisogna agire. Se le tue circostanze personali cambiano, se scopri che un’azienda in cui hai investito ha problemi seri, o se ti accorgi che la tua strategia iniziale era sbagliata, allora sì, è il momento di fare qualcosa.

Lo stare fermi funziona quando hai già un piano sensato e diversificato. Non è una scusa per l’immobilismo totale.

Un piccolo consiglio pratico

Per chi, come me, è attratto dalla semplicità dell’investire senza farsi prendere dall’ansia di dover controllare tutto ogni giorno, ho trovato utile Trade Republic. Mi piace perché posso impostare piccoli investimenti automatici mensili e poi “dimenticarmene” per un po’. Le commissioni basse mi permettono di non preoccuparmi troppo dei costi quando lascio i soldi investiti per lungo tempo.

In conclusione

Nei periodi di incertezza come quello attuale, ricordiamoci che l’azione non è sempre sinonimo di progresso. A volte, la pazienza è davvero l’arte di saper aspettare senza perdere la calma.

E tu, hai mai trovato beneficio nel “non fare nulla” con i tuoi investimenti?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *